Emicrania, le terapie

Emicrania, le terapie

Closeup on pills in hand of young woman

Quali sono le terapie per alleviare i disturbi dovuti all’emicrania?
Oggi l’emicrania viene trattata con diverse tipologie di farmaci, a seconda che si
tratti di terapie preventive o terapie per la fase acuta.
Ne parliamo nel nostro articolo.

L’emicrania è un disturbo neurologico realmente invalidante, di cui ancora oggi non si conoscono le cause
precise, ma per cui si sono sviluppate terapie efficaci.
Abbiamo già avuto modo di spiegare negli articoli precedenti che l’ identikit dell’emicrania è abbastanza
chiaro (per leggere l’articolo dedicato clicca qui), ma le cause non sono ancora state identificate con
precisione.
Malgrado ciò, ci sono diverse indicazioni sui fattori scatenanti che possono aiutarci ad adottare
comportamenti consoni alla problematica (clicca qui per leggere il nostro articolo sulle cause
dell’emicrania).
I trattamenti attualmente utilizzati con maggiore successo per l’emicrania si distinguono in terapie
preventive e terapie per la fase acuta.
Vediamole insieme nel dettaglio.
Emicrania: le terapie preventive
I trattamenti preventivi hanno come obiettivo la riduzione della frequenza, della durata e della gravità
degli attacchi emicranici.
Contribuiscono inoltre a potenziare la risposta ai trattamenti acuti, migliorare la capacità di svolgere le
attività quotidiane e ridurre la disabilità nel corso dell’episodio emicranico.
Si tratta tuttavia di farmaci studiati per altre patologie, quali l’ipertensione, la depressione e l’epilessia, e
non sviluppati in modo specifico per il trattamento dell’emicrania.
Ecco nello specifico le terapie più diffuse per prevenire l’emicrania

  • Il propranololo è un beta-bloccante normalmente impiegato per il trattamento dell’ipertensione.
    È in grado di ridurre l’attività neuronale alterata nell’emicrania e può avere azione vasocostrittrice.
  • L’amitriptilina, un antidepressivo triciclico che agisce sulla serotonina e sulla noradrenalina,
    probabilmente bloccando i recettori della serotonina.
  • Il pizotifene è un farmaco che viene utilizzato nella prevenzione dell’emicrania, bloccando la
    serotonina.
  • Il topiramato è un farmaco anticonvulsivante. Anche se non è ben chiaro il meccanismo con cui
    agisca sull’emicrania, è noto che questa categoria di farmaci riduce la capacità di trasmissione dei
    segnali del dolore a livello cerebrale.
  • La tossina botulinica di tipo A è tra i trattamenti preventivi per l’emicrania più recenti .
    Recentemente , come pubblicato sulla G.U. n. 288 del 12/12/18 è stata approvata una nuova molecola
    “ENERUMAB”, i cui criteri di prescrivibilità sono in corso di definizione. L’Enerumab è indicato per la
    profilassi dell’emicrania , in adulti che hanno almeno 4 giorni di Emicrania al mese
    Emicrania: le terapie per la fase acuta

I trattamenti farmacologici acuti hanno come obiettivo la riduzione del dolore e degli altri sintomi tipici
dell’attacco emicranico.
Tra questi, i farmaci più utilizzati sono

  • Gli analgesici, che alleviano il dolore, riducono la rigidità e, in base alle caratteristiche specifiche del
    medicinale, funge anche da antinfiammatorio.
  • I triptani, che sono i farmaci più specifici per trattare la fase acuta dell’emicrania. Stimolano i
    recettori della serotonina e riducono il dolore provocando la vasocostrizione dei vasi sanguigni a
    livello cerebrale e bloccando la trasmissione del dolore.
  • Gli alcaloidi dell’ergot. Questi sono spesso in combinazione con la caffeina e agiscono secondo un
    meccanismo non ancora del tutto chiarito, ma probabilmente con un effetto vasocostrittore.
    Attualmente però, il loro utilizzo è limitato al trattamento di episodi invalidanti, che non
    rispondono ad altri farmaci sintomatici.
    SI usano solo in casi di bassa frequenza di attacchi, tra 1 o 2 al mese, a causa del potenziale rischio
    di abuso e degli effetti collaterali.
  • Gli antiemetici. Spesso, tra i sintomi della cefalea, sono presenti nausea e vomito e questa
    categoria di medicinale è in grado di ridurne il fastidio.
    In casi di emicranie frequenti, la visita dal neurologo è indispensabile.
    Grazie alle indagini specifiche e a una diagnosi puntuale, può somministrarela migliore terapia per
    alleviare ( le fastidiose emicranie) i fastidiosi episodi.
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